SEO: guida pratica per ottimizzazione e posizionamento nei motori di ricerca

Ottimizzare un sito per aumentare la visibilità all’interno dei risultati di un motore di ricerca (ciò equivale a dire Google, che è il motore di ricerca più usato in Italia) vuol dire intervenire su tutti i fattori che gli spider di Google utilizzano per indicizzare i contenuti del web. Questa pratica è ormai in voga da molti anni, e dovrebbe essere ormai chiaro per tutti che non esistono trucchi o metodi veloci e facili per balzare in cima ai risultati delle pagine di Google. Questo dato di fatto ci suggerisce domanda: è legittima l’esistenza di figure preposte all’ottimizzazione SEO, oppure essa dovrebbe essere una pratica comune nel flusso di lavoro del buon webdesigner? In ogni caso, ogni buon webdesigner, dovrebbe averne una conoscenza di base.

Ecco quindi dei semplici, buoni consigli per intervenire in modo efficace sui fattori di ranking, per capire i quali, occorre prima conoscere come funziona un motore di ricerca.
Quali sono nel concreto questi fattori? Vediamoli organizzati in una breve guida SEO:

1. HTML semantico e valido

Ecco il primo, mai troppo spesso rimarcato, passo per fare in modo che il nostro sito sia prima di tutto visitato e fruito dal più ampio numero di visitatori possibili, umani e non.
Il sito, che è un ipertesto, deve fornire le informazioni secondo un ordine logico e una gerarchia semantica, come avviene per tutti i testi, per esempio i libri. Proprio come un libro, anche un sito deve avere un titolo, dei contenuti organizzati in capitoli, paragrafi e sotto-paragrafi. I contenuti letti dal crawler sono solamente testuali (niente immagini, flash, javascript). Per avere un’idea di come viene visualizzato il sito, cioè vedere cosa vedono gli spider, è utile utilizzare la Web Developer Toolbar di Firefox, che permette di effettuare anche una verifica sulla validità di HTML e CSS.

Ecco un esempio di codice semantico:

<div id="id-del-contenitore">
 <h1>Titolo della pagina</h1>
  <h2>Titolo del paragrafo</h2>
 <p>Testo del paragrafo. Testo <strong>importante</strong> 
    e un altro <em>testo importante</em>.</p>
</div>

2. Keywords nell’URL e nel nome del dominio

Come si fa a scegliere le Keywords / Key Phrases per il prprio sito? Semplice, le parole chiave non sono altro che le parole / frasi che meglio descrivono l’attività e gli argomenti oggetto del sito. Va da sè che esse dovrebbero essere quelle che hanno una frequenza maggiore nei testi del sito.
Se per esempio, stiamo sviluppando un sito sul webdesign, di sicuro una delle principali parole chiave saranno "webdesign", e per aumentare il ranking del sito potremmo cercare di registrare il dominio con la keyword "webdesign". Una buona pratica è inserirla nell’url delle pagine, tenendo conto che, per tutti i fattori SEO, Google ritiene più imporatnti le parole che vengono per prime. Per esempio: www.moltoimportante.com/importantesempremenoimportante.html; questo vale per tutti i fattori di pagerank.

SEO per gli URL: come costruire URL SEO Friendly

Per scegliere le parole chiave del nostro sito, dobbiamo fare in modo che esse siano coerenti con i contenuti delle pagine: per fare questo possiamo valutare le parole che ricorrono maggiormente in pagina e inseirle tra le nostre parole chiave. Se i risultati non sono conformi all’attività che il sito promuove, vuol dire che abbiamo sbagliato a scrivere i contenuti, o stiamo cercando di bluffare!

Think of this way: each search engine is programmed and designed to crawl each site in a manner similar to a human.
Information is stored and viewed as more or less important based upon what a human is most likely to consider important. You can have the best META tags in the world, but search engines reward Web pages where the tags match up with the page’s copy.

Mark Jackson
Search Engine Watch

3. Keywords nei metatag, nei titoli e nel corpo della pagina

Ricollegandoci alla metafora del sito come libro, il motore di ricerca è di fatto un "lettore" che naviga continuamente il web indicizzando tutti i siti che trova sul suo percorso, cioè memorizzando il contenuto delle varie pagine e catalogando i link che puntano in direzione di altri siti. Ecco gli elementi in pagina (ON-Page SEO Factors) da tenere in considerazione:

Metatag
Dopo il dominio e l’URL, gli spider fino a una decina di anni fa si soffermavano su ciò che trovavano nei meta-tag description e keywords. Oggi non è più così. Il metatag title è invece molto importante perchè deve dare una sintesi (60-100 caratteri) del prodotto / servizio / attività per ogni singola pagina del sito, visibile nella SERP di Google.

H1 / H2 / …
Il titolo H1 della pagina deve descrivere il contenuto principale della pagina: è inutile infarcirlo con le parole chiave che abbiamo già usato, è molto più sensato utilizzare sinonimi, sempre tenedo a mente che il titolo di un paragrafo deve essere coerente con ciò di cui si parla nel paragrafo!

Strong / em
Proprio come accade per i libri e gli articoli cartacei, Google interpreta come importanti la parole contrassegnate da <strong> e <em>.

Alt / title
Anche in questo caso, è opportuno inserire una breve descrizione sostitutiva (attributo alt per le immagini, title per i link) contenente, se possibile, parole chiave e sinonimi.

4. Link a/da siti interessanti e con alto pagerank

Google tiene in grande considerazione quelli che sono chiamati fattori "off-page", cioè i link che puntano al nostro sito. In pratica, se un sito con elevato page-rank ha un collegamento al nostro sito, implicitamente "trasmette" una parte del suo livello di importanza anche al nostro. Cosa che succede, in misura minore, anche per la "qualità" dei link a risorse esterne presenti nel nostro sito. Naturalmente, più persone hanno tra i loro bookmark condivisi una pagina del nostro nostro sito, più Google la riterrà importante.

5. Contenuti aggiornati per un sito "vecchio"

Secondo Google, ulteriori fattori di pagerank sono l’età del sito e il livello di aggiornamento dei contenuti. Il senso è questo:

vecchio = affidabile
aggiornato = interessante, al passo con le novità

L’ultimo step per concludere l’ottimizzazione è la generazione della sitemap (e il caricamento nella root principale) e la segnalazione del sito / blog a Google.

La cosa più importante è…

Naturalmente questa lista non esaurisce tutti i possibili interventi SEO, ma rappresenta un buon punto di partenza, anche perchè, prima di ogni altra cosa viene il contenuto: Content is the King!